Pensieri e Opinioni

Italia-Spagna vicino al cimitero – di Luca Serafini

Una delle storie più incredibili legate a un cimitero è – secondo me – quella raccontata in un bellissimo documentario (“Salvate Sad Hill”) e riporta l’ultima scena di uno dei tanti capolavori di Sergio Leone, “Il buono, il brutto e il cattivo”. I tre protagonisti (Clint Eastwood, Lee Van Cleef e lo straordinario Eli Wallach) cercano un malloppo tra 4000 tombe finte, dove ovviamente non c’è alcuna salma perché si tratta di un set costruito appositamente per girare quell’epico momento. Leone volle che il cimitero fosse circolare, per dare ancor di più il senso di ampiezza per una ricerca  che – salvo il colpo a sorpresa del finale – sarebbe stata impossibile.

In realtà anche “Sad Hill” è un nome fittizio, perché la località dove avvennero le ripresa è nei pressi di Santo Domingo de Silos, comune spagnolo tra Castiglia e Leon. Una volta terminate le riprese, il finto cimitero (arricchito comunque da lapidi e croci, costruito anche con l’aiuto dell’esercito spagnolo) fu abbandonato, salvo la restaurazione di un’associazione culturale che ne ha fatta una frequentatissima meta di cineturismo per gli appassionati. Il giorno dell’inaugurazione, prima della proiezione all’aperto del film, sugli schermi giganti apparvero Clint Eastwood e Ennio Morricone – che aveva realizzato la colonna sonora – collegati in diretta dalle loro case: conversarono col pubblico, ricordarono quella leggendaria esperienza.

 

Saltiamo invece a Gelsenkirchen, in Germania, dove si giocherà la seconda partita del girone B di Euro24 tra Italia e Spagna. Qui, proprio accanto allo stadio che ospiterà la partita e che di norma è la casa dello Shalke 04, sorge un cimitero dove riposano i tifosi della squadra biancoblù. Ha una capienza di 1904 posti (come l’anno di fondazione del club): inaugurato nel 2012, ha la forma di un piccolo stadio con un prato al centro e le panchine ai lati. “Ci sono pure due piccole porte”, racconta il Corriere della Sera, “il tutto abbellito da fiori biancoblù e piante d’erica a formare la sigla S04”, aggiungendo che “alla domenica, quando c’è la partita, la gente prima va al cimitero e poi alla partita. Allo Schalke-FanFeld di Gelsenkirchen, che ha anche una pagina Facebook ufficiale dove la gente si racconta le storie di ex calciatori ma anche di semplici tifosi lì sepolti, ogni tomba ha un numero. L’unica che non si può prendere è la 09, che identifica gli acerrimi rivali del Borussia Dortmund”.

E’ straordinario come l’uomo sappia, quando vuole, celebrare le proprie passioni nelle maniere più curiose e se vogliamo artistiche. Due cimiteri, due mete per i vivi: una per ricordare una pellicola epocale, l’altra l’amore per una squadra nobile e decaduta. Proprio come in un film.

 

https://www.altropensiero.net/litalia-gioca-al-cimitadio-un-po-cimitero-e-un-po-stadio/

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