La stagione rossonera 2024/25 è ormai alle porte, con la prima partita di campionato che si disputerà sabato a San Siro contro il Torino. Mai come quest’anno, per i nostri ragazzi e per tutto l’ambiente, questa deve essere la stagione del rilancio. Dopo l’annata passata, molto altalenante e conclusasi con la sola qualificazione in Champions League, abbiamo il dovere di ripartire più carichi e con la giusta cattiveria agonistica da parte di tutti, dai dirigenti fino all’ultimo dipendente di Casa Milan.
Abbiamo passato un’estate lunga e a tratti complicata, dalla scelta molto discussa del nuovo allenatore sino a quella dell’attaccante e dei rinnovi di Theo e Mike. Proprio sui rinnovi, voglio sottolineare che sposo in toto la politica della nostra società sul monte ingaggi, perché si può vincere con le idee senza necessariamente sprecare milioni e milioni di euro; si vedano come esempi il Chelsea e il Manchester United. È altrettanto vero, però, che è molto importante fare qualche eccezione, soprattutto sui due francesi, Theo Hernandez e Mike Maignan, pilastri fondamentali della squadra e migliori giocatori nei loro rispettivi ruoli.
Ora è tempo di guardare avanti, sia sul campo che sul mercato. Ritengo che la nostra dirigenza, molto criticata, si sia mossa bene, scegliendo giocatori, a mio avviso, di buona qualità ma soprattutto funzionali all’idea di calcio del Mister. Morata, attaccante campione d’Europa con la Spagna, Pavlovic, pilastro della nazionale serba, e il tanto criticato Emerson Royal. Voglio spezzare una lancia a favore del nostro Black Panther, che dal suo arrivo al Tottenham nel 2021/2022, è stato il difensore che ha vinto più duelli nel campionato, a detta di tutti, più bello e difficile d’Europa.
E allora, che cosa manca davvero? L’equilibratore: il giocatore che deve portare peso in mezzo al campo e, allo stesso tempo, buone geometrie. L’identikit porta a Youssouf Fofana, giocatore in forza al Monaco e nazionale francese. Un giocatore, a mio parere, molto forte, che può aggiungere le caratteristiche che mancano a questa rosa. Il francese sarebbe il tassello giusto per farci fare il salto di qualità: un elemento che potrebbe portare solidità, capace di gestire il possesso, efficiente e funzionale alla costruzione, come dimostrano i dati a suo favore. Ecco perché è necessario che la società faccia uno sforzo, come per i rinnovi, per rendere la squadra completa e competitiva. È il tassello giusto per puntare a vincere perché, come dimostrano gli ultimi anni, sia in Italia che in Europa, per poter competere al massimo, la prima cosa che serve è quella parola che spesso viene sottovalutata, ma che io amo: EQUILIBRIO!
Chiudo con un commento sul pre-campionato e sul nostro Mister Fonseca: in queste prime uscite ho visto una squadra volenterosa nell’applicare i dettami tattici del nuovo allenatore, e questo ritengo sia un aspetto molto positivo, al di là delle tre vittorie. Si dice che le amichevoli estive contino poco; forse è vero, ma a volte ritengo che sia fondamentale andare oltre e vedere ciò che i giocatori fanno in campo, e quello che ho intravisto mi fa ben sperare, soprattutto dopo quest’estate difficile.
In definitiva, possiamo guardare alla nuova stagione con ottimismo, consapevoli che la squadra al completo, e sottolineo, al completo, ha tutte le carte in regola per tornare a lottare ai massimi livelli, sia in Italia che in Europa, e magari puntare all’obiettivo di tutti noi tifosi: LA SECONDA STELLA.
1 commento su “L’alba di un nuovo giorno – di Avumado Williams”
NON ABBIAMO COMPRATO IL CENTRAVANTI DA 20 GOL.
COME SI FA A COLMARE IL GAP DAI NERAZZURRI?
CHI FARA’ I GOL?
MORATA NON E’ UN CENTRAVANTI E NON LO E’ MAI STATO
JOVIC E’ UN EX CALCIATORE
LEAO E’ UN CASO A PARTE, OSSIA DEVE AVER VOGLIA DI GIOCARE A CALCIO SUL SERIO.
Sicuramente ai nastri di partenza non partiamo un prima fascia e poi mister Fonseca è un grande punto interrogativo.