Pensieri e Opinioni

Ce l’ho con i giocatori – di Andrea Bosco

Un solo punto su 6 disponibili mette a dura prova la lucidità di chiunque, persino la mia, che sono sempre stato e sempre sarò un sostenitore pacifico, equilibrato, fiducioso e non presuntuoso.

Però credo non si faccia peccato ad ammettere che questo Milan, dopo Torino e Parma, ha dimostrato di essere alquanto confuso e disorientato.

Per molti un disastro annunciato, per altri inaspettato. Ma a differenza di chi oggi sta godendo per aver profetizzato in anticipo questa situazione, io ho trasformato la delusione in riflessione.

La prima è la più banale: ma il problema non era Pioli? I troppi gol subiti, l’assenza di equilibrio, la spaccatura tra i reparti? Perché non mi sembra sia cambiato granché con Fonseca. Allora mi chiedo: ma non è che, anzichè puntare il dito solo gli allenatori, sarebbe il caso di iniziare ad interrogarsi anche su alcuni singoli? Perché se con due allenatori differenti il risultato rimane immutrato, allora forse converrebbe distogliere lo sguardo altrove.

Theo e Leao, ad esempio, hanno un atteggiamento che i leader non dovrebbero avere. Una sufficienza mista a strafottenza che rischia di contagiare tutto il gruppo, visto che parliamo di due trascinatori. A volte sembra che Theo ci faccia un favore a giocare; mentre Leao cade sempre negli stessi errori, come se fosse puntualmente la prima volta.

Tomori e Calabria quant’è che torneranno a giocare come si deve? Perché è da più di un anno che non sono in condizione di dare certezze e garanzie. Perché Pavlovic, arrivato da un mese, dà il 100%, e chi bazzica a Milanello da uno o due anni passeggia in campo? Che c’è, Fonseca ne allena solo un paio, fregandosene degli altri?

La fase difensiva è un problema assai serio e lungi da me snobbarlo, ma il vero problema di questa squadra sta nella testa. Manca grinta, cattiveria e fame. Dopo lo scudetto vinto dall’Inter – in quel 22 Aprile 2024 che passerà alla storia – i giocatori rossoneri avrebbero dovuto iniziare questo campionato con il sangue agli occhi, mangiarsi il campo e pure gli avversari. E invece pascolano in preda alla confusione e alla snobismo più totale.

Possiamo parlare di tecnica, tattica e ambizioni quanto volete, ma a me preoccupa non vedere personalità, orgoglio, metodo, voglia di maturare, crescere, imparare dagli errori.

Il calcio non è solo schemi e moduli: il calcio è partecipazione, presenza, concentrazione. La Juventus di Allegri giocava malissimo, eppure non subiva un gol e lo ha fatto per mesi. Non sto suggerendo questa strategia, sto soltanto spiegando che non serve chissà quale gioco per portare a casa la pagnotta.

C’è ancora tempo per riprendersi e giungere ad una condizione migliore. La domanda è: si ha voglia di farlo? Perché io in Fonseca vedo impegno e dispiacere. La stessa cosa, purtroppo, non posso dirla di alcuni membri della rosa.

Inizia oggi l’avventura di Milan Community. La passione sfrenata e l’amore per la nostra maglia mi hanno sempre portato a sognare di avere la possibilità...

Spazio Commenti

1 commento su “Ce l’ho con i giocatori – di Andrea Bosco

  1. concordo pienamente con il giudizio formulato.
    mentre le altre squadre corrono noi passeggiamo; chi non è in condizioni se ne stia in panca; largo ai giovani che avranno voglia,grinta e lotteranno per la maglia.

Lascia un commento