Pensieri e Opinioni

Tutto da rifare – di Michele Chiariello

Partendo dal titolo della Gazzetta dello Sport, non ritengo corretto che la domanda in questione venga rivolta all’ AC MILAN, anzi… Come tutti noi ricordiamo in data 13 giugno, il nostro “boss” tale Zlatan Ibrahimovic, durante il suo personalissimo show di presentazione del nuovo tecnico, Fonseca, ci teneva a precisare che “mister Antonio Conte non era quello che stava cercando la società rossonera” secondo i loro pseudo criteri. Ad oggi, a distanza di un pò di tempo, mi piacerebbe rimarcare che il “suo Milan”, perchè è suo, è della nostra punta di diamante dirigenziale, del nostro “Dio”, si trova a 11 punti dai partenopei (primi in classifica e con una rosa totalmente nuova), con 5 sconfitte in solo 12 partite giocate(tenendo conto anche della Champions) e a livello di punti è il peggior inizio degli ultimi 10 anni. Paulo Fonseca con una media raccolta fin qui di 1,22, ha fatto peggio del tanto criticato maestro Giampaolo che fece 1,29 punti di media. L’attuale situazione del Milan è piena di tensioni, conflitti interni, a maggior ragione quello che balza all’occhio è il mercato fatto in estate che si sta dimostrando un vero fallimento. La situazione difensiva del Milan è probabilmente quella che più grida vendetta e necessita di interventi mirati. Nomi come Fikayo Tomori e Strahinja Pavlović non sembrano convincere pienamente lo staff tecnico, Emerson Royal è impresentabile e Terracciano non può essere il sostituto di Theo. Troppe lacune in un reparto che prende sistematicamente gol. Possiamo dire che già alle soglie di novembre il primo obbiettivo stagionale è andato, in Champions sarà difficile risalire la china, ci restano solo la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana. Una magrissima consolazione per una società con un grande blasone come quella rossonera. Non sarebbe opportuno resettare tutto, mettere alla porta quei dirigenti incompetenti e fare un bel mea culpa richiamando l’unico vero milanista che tanto tiene a cuore le sorti della squadra, il cui nome risuona tutti i giorni come un macigno tra le fila non solo dei tifosi del Milan, ma di tutti gli amanti del calcio? La bandiera, il capitano, Paolo Maldini.

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