Il Pagellone di Bratislava – Milan a cura di Paolo Pinto
Non si può essere soddisfatti. Terza vittoria in Champions, ma che sofferenza. La decide Leao in campo aperto, poi Abraham ritrova il goal in Champions dopo quattro anni di digiuno. Finale in sofferenza con la patria potestà del 3-2 è da attribuire a metà tra decisioni arbitrali e difesa ballerina. La scelta di tenere Leao in panca costringe il Milan ad avere pochi spazi in attacco, specie nella seconda parte di primo tempo. Ma l’1-1 è raccapricciante con la fase difensiva altissima e senza criterio logico. Pavlovic e Tomori ballano, ma l’impressione è che sia l’equilibrio a non essere contemplato nel vocabolario del tecnico che, ora, fa fatica anche in attacco. Gli esterni non eccedono in brillantezza anche se Calabria dà più sicurezza di Emerson Royal. Maignan fa da spettatore più che altro, mentre a centrocampo brilla Fofana per quantità e qualità, come quando lancia Leao per il 2-1. Rejinders è il solito geometra, con l’infaticabile Pulisic che corona la supremazia iniziale rossonera. Abraham gioca una gran gara di qualità e mette il suo zampino nei primi due goal e timbra il terzo. Male Okafor mai in partita, mentre fa il suo Chukwueze. Prendiamoci questi tre punti ma che agonia.i
Maignan 6, Calabria 6, Tomori 5,5, Pavlovic 5,5, Theo 6, Fofana 7, Rejindera 6,5, Chukwueze 6, Abraham 7, Okafor 5, Pulisic 7, Leao 7. Fonseca 5,5